Il volo spaziale (in una zuppa) dei legumi Presidi Slow Food


Il primo spuntino spaziale della storia non fu particolarmente gustoso o invitante, il cosmonauta  Jurij Alekseevič Gagarin  a bordo della capsula Vostok 1, consumò il cibo contenuto in tre tubetti, simili a quelli per il dentifricio: due contenenti una purea di carne e uno con una crema di cioccolato. Oggi, le cose sono decisamente cambiate tanto che durante la prossima missione "Futura" in partenza il prossimo 23 novembre, gli astronauti potranno gustare tra l'altro una zuppa di legumi presidi Slow Food

zuppa di legumi dei Presidi Slow Food
photo credits Ready to lunch

Il cece nero della Murgia Carsica ricchissimo di fibre, la lenticchia di Ustica, la fava di Carpino fonte di sali minerali, la piattella Canavesana , sono gli ingredienti principe della minestra che segna una vera rivoluzione gastronomica nell'alimentazione degli astronauti e che rispetta pienamente la filosofia "buono, sano, e giusto" di Slow Food. 

A prepararla lo chef Stefano Palato, responsabile del Food Lab di Argotec che fornisce i pasti all'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Nella zuppa ha spiegato Palato "i quattro legumi sono accompagnati da spezie come rosmarino, alloro salvia, da aglio e cipolla e la minestra richiede a Samantha Cristoforetti (prima astronauta italiana ad andare in missione con l' Agenzia Spaziale Europea) appena 8 minuti per riscaldarla e gustarla".


Anche nello spazio da ora in poi la pausa pranzo sarà piacevole e gustosa, oltre che nutriente. Altro che pillole super-nutrienti o purea in tubetto!


fonte: Avamposto 42 - Slow Food - Fondazione Slow Food - Adnkronos

foto via Pagina food - Fondazione Slow Food






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